Bambini con difficoltà di LETTURA

lettura

Il logopedista si trova spesso di fronte a bambini con difficoltà di lettura.

Dopo il primo anno di apprendimento leggere dovrebbe diventare un processo automatico che permetta di concentrarsi sul significato del testo e non sulla decodifica delle parole stesse. Per alcuni bambini il processo di automatizzazione della lettura è un grande ostacolo e, se non trattato o compensato, può impattare negativamente non solo sugli apprendimenti accademici ma anche sul piano emotivo, determinando una scarsa autostima per una sensazione di fallimento rispetto ai coetanei. In questo caso è possibile che si tratti di una condizione neurobiologica che rientra nei
Disturbi specifici di apprendimento (DSA), coinvolgendo lo specifico dominio di abilità della lettura (Dislessia).
https://it.wikipedia.org/wiki/Disturbi_specifici_di_apprendimento

 

Si stima che il disturbo coinvolga tra il 5 e il 17% della popolazione scolastica (Démonet et al., 2004) .

Come si manifesta?

Durante la scolarizzazione si manifesta con una lettura lenta e scorretta

Quali sono i campanelli d'allarme in età prescolare?

Una particolare difficoltà nella metafonologia, cioè nella consapevolezza dei suoni che compongono le parole; difficoltà nel riconoscimento di forme geometriche speculari; nell’apprendimento di lettere e numeri alla scuola dell’infanzia; difficoltà nell’automatizzazione di procedure, di abilità attentive e di denominazione rapida potrebbero essere difficoltà prognostiche di un futuro disturbo.

Quando si diagnostica?

Considerata l’ampia varietà interindividuale nell’evoluzione degli apprendimenti, il DSA della lettura può essere ufficializzato solo da metà della seconda classe primaria.

Quali sono i fattori di rischio?

Un precedente disturbo di linguaggio in età prescolare, specialmente se non individuato tempestivamente e trattato da professionisti è uno dei principali fattori di rischio. Altre correlazioni di tipo sanitario riguardano la prematurità, un basso peso alla nascita, l’esposizione al fumo materno, l’esposizione a fattori psicologici traumatizzanti e una familiarità per disturbi del calcolo.

E' possibile migliorare con il trattamento?

Si, studi scientifici hanno dimostrato la validità dei training intensivi logopedici che si accompagnano a cambiamenti a livello cerebrale. La maggior efficacia del trattamento si ottiene quando iniziato precocemente per sfruttare al massimo la plasticità neuronale, cioè la capacità del cervello di modificarsi in base agli stimoli esterni.

In che cosa consiste il trattamento?

Il trattamento logopedico è estremamente personalizzato in base agli esiti della valutazione. Si avvale di strumenti che hanno dimostrato di poter aumentare la velocità di lettura, come il tachistoscopio, con cui si allena la mente ad automatizzare la cosiddetta ‘’lettura a colpo d’occhio’’. Il metodo varia in base alla natura della difficoltà, alla modalità di lettura del bambino e al suo stile di apprendimento che il professionista sa riconoscere e valutare per poter sfruttare al meglio le sue potenzialità. Durante il percorso insieme al terapista è importante far emergere nel bambino la consapevolezza delle sue difficoltà e far emergere la volontà e la motivazione per migliorare insieme accompagnandolo negli apprendimenti. Quando con il trattamento non si riscontrano più miglioramenti netti si propongono strumenti compensativi, come la sintesi vocale, uno strumento di supporto che trasforma il testo scritto in audio, bypassando così le difficoltà strumentali concentrandosi sui contenuti; o misure dispensative, come evitare le interrogazioni non programmate o la lettura ad alta voce in classe.

Consigli pratici per i genitori:

Innanzitutto è importante quando si riscontrano forti difficoltà non rimandare nel tempo la valutazione ma rivolgersi a un professionista: più precoce è il trattamento tanto più sarà efficace.

https://www.studiogiami.it/logopedia/

 

Si consiglia di spiegare la diagnosi al bambino, specificando che non ha niente che non va, che non si deve sentire diverso dai compagni e che il problema non riguarda la sua intelligenza. Potete nominare tanti personaggi famosi con DSA, come Einstein, Walt Disney o Leonardo da Vinci.
Il dialogo incentrato su come vive le sue difficoltà a scuola è essenziale tanto come lodarlo per l’impegno nello svolgimento dei compiti.
Si consiglia di fare insieme giochi come memory o gli scacchi o ‘’indovina chi’’ o le carte da ‘’uno’’, per allenare l’attenzione sostenuta, la memoria e l’attenzione visiva. Il professionista di riferimento saprà consigliarvi i giochi che possono lavorare sulle sue difficoltà da poter fare a casa in famiglia.

 

 

Logopedista Federica Amadori

https://www.studiogiami.it/federica-amadori/

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