Dal 18 al 24 Aprile: prima visita gratuita ai pazienti con disturbi da Long-Covid
In occasione della Settimana Internazionale dell’Osteopatia, il nostro studio aderisce al progetto CronOs, Cronicità e Osteopatia, che ha l’obiettivo di informare i cittadini sul supporto che l’osteopatia può offrire ai pazienti che presentano disturbi cronici e di dare contributo alla ricerca scientifica in questo specifico campo della salute.
L’edizione 2022 si focalizza sugli effetti che la pandemia da Sars-Cov-2 ha avuto sulla salute dei pazienti, sia coloro che hanno contratto il virus e sviluppato sintomi da Long-Covid, sia coloro che hanno visto peggiorare la propria salute a causa dei i cambiamenti che la pandemia ha imposto al loro stile di vita.
Cos’è il Long-Covid?
Per Long-Covid si intende una condizione clinica caratterizzata da segni e sintomi eterogenei che permangono o si sviluppano dopo 4 settimane dall’infezione acuta da SARS-CoV-2.
Le manifestazioni cliniche sono molto variabili e ad oggi non esiste un consenso unanime sulle loro caratteristiche, ma è possibile distinguere manifestazioni generali come astenia, mialgie, artralgie, debolezza generale e manifestazioni organo-specifiche come dispnea, tachicardia, cefalea e reflusso.
Che relazione esiste tra Long-Covid e osteopatia?
Oggi non esistono studi che indaghino l’efficacia dell’osteopatia sui pazienti con diagnosi di Long-Covid, ma alcune delle manifestazioni cliniche più comuni come dolori articolari e mialgia sono tra le prime cause di consulto osteopatico per migliaia di cittadini ogni anno.